domenica 15 Settembre 2024

Emergenza morbillo: “Ogni mille malati in Italia c’è un morto”

Fonte: www.ilgiornale.it

Quattro decessi: due persone di 38 e 41 anni non vaccinate e colpite da una grave insufficienza respiratoria; una ragazza di 25 anni uccisa da una polmonite e un bimbo di soli 10 mesi, che a causa della tenera età non poteva essere vaccinato: il morbillo continua preoccupare non solo gli esperti ma ora anche la popolazione visto che cresce il numero dei contagi soprattutto tra gli adulti.

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 L’Istituto Superiore di Sanità stima 400 ammalati (con un età media di 25 anni) solo nei primi mesi del 2018 e quattro morti. Preoccupante la situazione in Sicilia. A Catania, dove la copertura vaccinale per i bambini è solo dell’85 per cento, il numero di contagiati rilevato è di oltre 200, cioè più del 50 per cento del totale nazionale. «In Sicilia – rassicura però il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Walter Ricciardi – non c’è una emergenza morbillo, ma un problema acuto, che può presentarsi in qualsiasi regione del nostro Paese». Per motivi che risalgono a 40 anni fa. «Oggi abbiamo decine di migliaia di adulti che non sono immuni – aggiunge Ricciardi – o perché non hanno avuto la malattia o perché non sono stati protetti con le vaccinazioni». Il nostro Paese, però, vanta un triste primato. «Normalmente, ogni tremila casi di morbillo c’è un morto – aggiunge Ricciardi – invece in Italia stiamo registrando addirittura un decesso ogni mille, che è un record mondiale dal punto di vista della casistica».
Ma come mai siamo in questa situazione? Fabrizio Pregliasco, virologo, spiega che in Sicilia la copertura vaccinale non supera il 91% quindi è ancora bassa e lancia un appello: «Per scongiurare il dilagarsi del contagio bisogna allargare il raggio della vaccinazione agli ultra quarantenni che non si erano immunizzati da piccoli visto che la vaccinazione è stata introdotta nel 1976». Non tutti gli adulti devono correre all’Asl. «Sono le categorie che vengono a contatto con i piccoli quelli a rischio – aggiunge Pregliasco – come il personale sanitario, scolastico, e tutti coloro che entrano in contatto con una persona infetta, adulto o bambino. Inoltre la vaccinazione è consigliata a chi soffre di patologie croniche e condizioni che compromettono il sistema immunitario. Ovviamente chi ha fatto la malattia da bambino è immunizzato per la vita». Il morbillo resta una malattia molto contagiosa che provoca serie complicanze. Oltre il 40% degli italiani colpiti nel 2018 ne ha sviluppata una, come diarrea, polmonite (43 casi), insufficienza respiratoria (18), epatite (34) e stomatite (90). E se L’Oms dichiara che in molti paesi il morbillo è stato debellato, l’Italia non è sicuramente tra questi, considerando che nell’Ue, nel 2017, per numero di contagi è stata seconda alla sola Romania, che ha registrato ben 23 decessi legati al morbillo.

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