sabato 14 Settembre 2024

Bar…ella, un’estate speciale dal spendere al bar: i ragazzi hanno vinto la scommessa

La Compagnia di Pubblica Assistenza Humanitas è lieta di annunciare che il progetto “Questa casa non è un albergo: sostegno pratico ai ragazzi” ha raggiunto l’obiettivo economico prefissato all’interno dell’iniziativa “C10 – Insieme a Coca-Cola per 10 città italiane”: progetto promosso da Coca-Cola Italia – con il supporto dei partner tecnici DeRev e Fondazione EYU – per finanziare attraverso il crowdfunding dieci progetti di inclusione sociale in altrettante città italiane, tra cui Firenze e la sua provincia.

Fino al 15 febbraio 2017 è stato infatti possibile contribuire sulla piattaforma crowdfunding di DeRev con una quota, affinché il progetto “Questa casa non è un albergo: sostegno pratico ai ragazzi” raggiungesse l’obiettivo finanziario fissato e raccogliesse il budget necessario per avviare un percorso di accompagnamento dei giovani e di supporto nell’affrontare le difficoltà legate all’età, inserendoli in un “contesto positivo” di solidarietà, aiuto e utilità sociale.

barella nazione 2

Questo importante traguardo ha infatti consentito concretamente alla Compagnia di Pubblica Assistenza Humanitas Scandicci di organizzare, prima di tutto, dei corsi di formazione: dal corso di barman e di mise en place, al laboratorio di teatro fino al conseguimento del certificato HACCP.
Ma non solo, perché una volta terminati i corsi gli oltre 17 giovani partecipanti con età compresa dai 13 ai 18, hanno avuto la possibilità di mettere in atto tutto quello che hanno imparato durante il percorso formativo in un piccolo container adibito a bar – nominato “Bar…ella” – adiacente alla sede dell’Associazione, davanti al giardino di via Bessi.
I giovani stanno mettendo a frutto quanto imparato ma soprattutto stanno dando vita a un gruppo coeso, in grado di confrontarsi e relazionarsi tra loro e con la clientela, sempre con il sorriso.

Dalla seconda metà di giugno è peraltro ripreso il ciclo estivo di “apericene” nel suggestivo giardino di Via Bessi e nel mese di luglio i ragazzi del progetto sono stati ingaggiati per contribuire alla realizzazione di un matrimonio. I loro compiti saranno diversi: far parcheggiare correttamente le macchine agli invitati, prendere zaini, sacche e deporle in appositi spazi con numero di ritiro, rifornire il buffet, occuparsi dell’arbitraggio in alcuni giochi sportivi, preparare le postazioni per il rinfresco con vassoi di frutta e bevande.

«Si tratta di un inserimento lavorativo a tutti gli effetti – continua Elisabetta – ma le vittorie e i traguardi sono soprattutto altri. Ogni giorno abbiamo la possibilità e la fortuna di osservare piccoli miracoli frutto del confronto, del mettersi in gioco, del considerarsi un gruppo e di assumersi delle responsabilità. È questo il nostro vero compito, e noi gioiamo dei traguardi raggiunti dai ragazzi».

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