Fonte: www.lanazione.it
Ogni giorno si celebra la giornata mondiale di qualcosa: giusto, ma è ancora meglio far seguire alle ricorrenze dei gesti concreti per evitare di cadere in celebrazioni sterili. E la giornata di ieri ci regala l’occasione perfetta: era la Giornata mondiale dei donatori di sangue. E’ la festa di coloro che – nell’anonimato e gratuitamente – letteralmente si svenano per il prossimo, garantendo così operazioni, trasfusioni, trapianti, produzione di farmaci. Perché la scienza progredisce, ma il sangue sintetico (per adesso) non esiste: c’è chi ci sta lavorando, ma per adesso quello umano è insostituibile. Eppure, per tante ragioni, la carenza di sangue è ormai quotidiana e non c’è zona d’Italia che si salvi.
Prendiamo a solo titolo d’esempio il dato diffuso dall’Avis toscana, che pure può contare su 67mila donatori: su otto tipi di sangue, in questi giorni il bollettino faceva segnare emergenza nera per quattro categorie (A+, B+ e 0+, 0-) e rossa per altre due (A- e AB-). Una situazione che purtroppo non è sporadica. Allora, perché non raccogliere l’invito del presidente regionale dell’Avis Toscana, Adelmo Agnolucci: «Visto che la popolazione invecchia, sarebbe bene che i giovani si facessero carico di questo gesto di solidarietà». Facciamo un regalo ai neomaggiorenni: portiamoli a donare sangue. Li aiuterà a diventare cittadini più responsabili.