Fonte: www.lanazione.it
Quando arriva l’estate entrano in gioco loro. Sono i volontari dell’antincendio boschivo, un’altra faccia di questa Toscana solidale che vede ogni giorno migliaia di cittadini scendere in campo per aiutare chi ha bisogno. I volontari dell’antincendio aiutano i boschi a restare verdi. A non finire in fumo per mano di qualche disattento o di chi invece scientemente decide di appiccare le fiamme per patologia o interesse. Il loro contributo è determinante per impedire che le nostre foreste subiscano danni incalcolabili.
Non importa quale sia il colore della loro divisa, i volontari escono da un incendio tutti alla stessa maniera: pieni di fuliggine. Sono in tutto 4200 su una forza totale che nella regione arriva a 4700. Un grande impegno, il loro. Sono capillarmente diffusi sul territorio, ‘spalmati’ per intervenire dove serve, quando serve, in affiancamento alle forze della Regione Toscana, dei vigili del fuoco e dei carabinieri forestali. Un modello già visto e vincente anche nel soccorso sanitario e nella protezione civile. Molti conoscono a menadito foreste e sentieri; sono capaci di arrivare rapidamente coi fuoristrada e di utilizzare i moduli antincendio per soffocare le fiamme. Tanti sono impegnati anche in una più delicata opera di prevenzione e controllo del territorio, perché i migliori risultati si ottengono presidiando i boschi, facendosi vedere, in modo da scoraggiare i malintenzionati ed educare i distratti. Un impegno che i volontari toscani si sono presi sulle spalle. E portano avanti con grande dedizione. Del resto, che volete, noblesse oblige.