Fonte: www.redattoresociale.it
Un cuore e una goccia di sangue/plasma sovrapposti, racchiusi in un cerchio. E’ il logo che d’ora in poi comparirà sui farmaci emoderivati prodotti con plasma che proviene da donazioni volontarie e gratuite. Una sorta di etichetta etica, garanzia per i pazienti e per tutto il sistema sangue. La prescrive un decreto ministeriale, la Toscana è la prima ad applicarla.
L’iniziativa dell’etichetta etica, lanciata con un decreto del Ministero della salute del 28 giugno 2016, vuole incoraggiare la donazione volontaria, periodica, responsabile, anonima e gratuita del sangue e dei suoi componenti e sviluppare la produzione e l’utilizzazione dei prodotti derivati dal sangue o dal plasma provenienti dalle donazioni, per contribuire al raggiungimento dell’autosufficienza di sangue e dei suoi derivati su tutto il territorio nazionale. E’ stato lanciato un concorso di idee tra i volontari, e il pittogramma vincitore del bando è quello, appunto, del cuore sovrapposto alla goccia.
La Toscana è stata la prima Regione a raccogliere le indicazioni ministeriali. “Questa etichetta etica – sottolinea Stefania Saccardi – è un importante riconoscimento che noi vogliamo dare ai donatori. La Toscana è la prima Regione che ha dato seguito al decreto legge del Ministero e ha chiesto di apporre l’etichetta sui farmaci prodotti da plasma italiano. I prodotti che saranno distribuiti sono i primi in Italia ad avere questo logo così significativo, che ben sintetizza la cultura del dono con la finalità dell’autosufficienza di sangue e plasma”.
L’etichetta etica viene apposta dall’industria farmaceutica che lavora il plasma raccolto da donatori italiani. Attualmente la Kedrion è l’unica ditta incaricata della lavorazione del plasma italiano. E’ in corso la gara per l’individuazione della ditta incaricata per gli anni a venire.