Fonte: www.055firenze.it
Diventa ancora più strategico l’ospedale San Giovanni di Dio, con l’apertura di un centro unico e di riferimento per tutta l’area fiorentina per la cura del piede diabetico e la prossima realizzazione di una nuova struttura di medicina d’urgenza e di un pronto soccorso pediatrico.
I due progetti sono stati illustrati ieri, lunedì 27 febbraio 2017, dall’assessora regionale al Diritto alla salute Stefania Saccardi, dai direttori generale e sanitario dell’Azienda USL Toscana centro oltre ai direttori dei dipartimenti delle specialistiche mediche e chirurgiche e di emergenza e urgenza, dei direttori delle unità operative e del personale della struttura sanitaria ospedaliera, alla presenza del Sindaco di Scandicci Sandro Fallani e di altri rappresentanti dei Comuni dell’area fiorentina.
“Il centro per la cura del piede diabetico è stato istituito nel Padiglione Vespucci dell’ospedale: sono stati riuniti diversi ambulatori specialistici in un’unica struttura ad alta complessità assistenziale che segue il paziente nel suo percorso di cura, terapeutico e diagnostico, completamente organizzato, con collegamenti a livello territoriale (medici di famiglia e centri aziendali di primo livello) e con i reparti ospedalieri quando è necessario il ricovero”, riporta una nota.
Il centro, è stato realizzato con “l’obiettivo prioritario di offrire agli ammalati una struttura che sia in grado di ridurre ulteriormente il numero delle invalidità permanenti, e quindi delle amputazioni agli arti inferiori, una delle più temibili complicanze della malattia diabetica, attraverso una organizzazione multidisciplinare e multiprofessionale; ora un team integrato, tra strutture e professionisti, gestirà unitariamente questa grave patologia. L’altro vantaggio è quello relativo alla collocazione. Prima i pazienti dovevano recarsi in più presidi: la migrazione dei malati da un centro all’altro era continua, con i relativi disagi e difficoltà anche per gli operatori nella presa in carico e nella garanzia della continuità del percorso assistenziale”.
Il nuovo Centro è articolato in una serie di ambulatori specialistici ora riuniti e logisticamente vicini: a loro volta hanno a disposizione un Day Service dedicato per le infusioni dei farmaci o per le terapie più complesse. L’accesso al Centro può avvenire anche attraverso il sistema del fast track: la modalità di prenotazione diretta attraverso un call center dedicato messo a disposizione sia dei medici di famiglia che dei centri di primo livello dell’Azienda Sanitaria (Santa Maria Annunziata, Borgo San Lorenzo, Empoli e Prato). E’ stato attivato anche un numero di cellulare riservato con un diabetologo reperibile 7 giorni su 7 per dodici ore al giorno.
Nella Azienda USL Toscana centro ci sono 90.000 pazienti diabetici (circa il 6% della popolazione assistita pari a 1.500.000 di abitanti) di questi il 3% presentano la patologia legata al piede diabetico e di questi annualmente circa il 3%° subisce l’amputazione. Nel 2015 in Toscana sono stati amputati 2,5 pazienti ogni mille abitanti, ed è uno dei tassi più bassi d’Italia; nell’Azienda USL Toscana Centro il dato è ancora migliore e si attesta intorno all’1,75 pazienti, ogni mille abitanti, che subiscono questa grave menomazione.
Nel corso della conferenza stampa è’ stato illustrato anche il progetto della nuova struttura Medicina d’Urgenza che si svilupperà su oltre 3.000 metri quadrati, dimensionata per un numero di oltre 45.000 accessi all’anno: oltre al pronto soccorso avrà un reparto di medicina di urgenza e una sezione pediatrica di ulteriori 1200 metri quadrati.
Il costo complessivo è 11.930.000,00 euro, somma prevista dal piano investimenti dell’Azienda per il triennio 2016-2018. In base al cronoprogramma (approvazione progetto fattibilità, affidamento lavori, esecuzione e collaudi) sarà pronta nel 2020.
Per il pronto soccorso dell’Ospedale di Torregalli è stata adottata una nuova soluzione progettuale che, rispetto a quella precedente di adeguamento e ampliamento, è concepita funzionalmente secondo i più moderni criteri organizzativi. In pratica verrà realizzata una nuova struttura che sorgerà sul retro dell’ospedale e correttamente dimensionata rispetto alle esigenze del presidio. Sarà collocata in una zona facilmente accessibile, e con viabilità diretta; inoltre con il nuovo progetto non saranno sottratti spazi dedicati all’attività ambulatoriale tutt’ora posta al piano terreno dell’ospedale e in futuro potranno essere aumentati.
Saranno 3.000 i metri quadri a disposizione per il pronto soccorso generalista articolato in ben otto aree.
L’area accesso è costituita dalla camera calda, una zona accoglienza—attesa familiari, una stanza per il colloquio con i familiari ed una zona dedicata al ristoro. Da qui si accede all’area valutazione con due sale dedicate al triage e un ambulatorio infermieristico per il trattamento dei codici bianchi e azzurri.
Il cuore del pronto soccorso sarà altamente tecnologico con un’area per l’emergenza che avrà due postazioni per i codici rossi ed una infermieristica, collegate direttamente all’area diagnostica con sala Tc, due sale per la radiologia tradizionale e una ecografica.
L’area visita, osservazione ed assistenza oltre ad essere suddivisa per priorità clinica, avrà un locale per l’isolamento, un’altra sala rossa, cinque ambulatori e una sala gessi per le visite.
All’interno del pronto soccorso saranno anche realizzati sedici posti letto: cinque ad alta intensità di cura e undici di osservazione breve intensiva con postazioni infermieristiche dedicate.
Nei complessivi 1.200 metri quadrati previsti l’organizzazione degli spazi e delle funzioni è la stessa del pronto soccorso generalista (accoglienza, accesso valutazione, ecc…), ma qui tutto è a “misura di bambino”. Per esempio l’area dedicata all’attesa avrà anche uno spazio per l’allattamento, le sale visita accoglieranno contemporaneamente tre piccoli pazienti, in modo da ridurre le attese e i quattro posti letto di osservazione breve potranno ricoverare i bambini insieme alle loro mamme.
Il reparto di pediatra avrà anche cinque camere doppie di degenza per un totale di dieci posti letto ed una camera per l’isolamento.