Fonte: www.lanazione.it
Aumento dei casi di morbillo nel territorio di competenza dell’azienda sanitaria Toscana Nord Ovest – che comprende le province di Massa Carrara, Livorno, Lucca e Pisa -, in particolare in Versilia. Nei giorni scorsi due casi in pochi giorni registrati a Firenze.
È quanto precisato dalla stessa Asl, che in una nota raccomanda ai cittadini, “nel caso di comparsa di sintomatologia compatibile con il morbillo, una valutazione medica e poi l’isolamento domiciliare per alcuni giorni”. Ogni singolo caso sospetto, viene precisato, deve essere vagliato dal pediatra o dal medico di medicina generale. In assenza di sintomi gravi infatti “non è consigliabile l’accesso in ospedale, che invece rischia di far aumentare la diffusione dell’infezione”.
Alle persone venute a contatto con una persona affetta da morbillo, viene ricordato, “viene comunque offerta la vaccinazione dal dipartimento di prevenzione”.
“La maggiore circolazione del virus del morbillo – si afferma nel comunicato – è probabilmente legata a una riduzione, nell’ultimo periodo, della percentuale di bambini vaccinati, che è scesa a circa l’88% mentre per una “immunità di gregge” è raccomandata una percentuale almeno del 95%”.
I vaccini utilizzati negli ultimi anni per i bambini “sono combinati contro morbillo, rosolia e parotite e tale vaccinazione è inclusa nel calendario nazionale delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate”. Anche per gli adulti che non hanno avuto la malattia, “soggetti a complicazioni molto serie anche se rare, il consiglio è quello di vaccinarsi”.