Fonte: www.emergency-live.com
Accesso intraosseo: una tecnica salvavita
La gestione dello shock prevede il reperimento di almeno un accesso venoso di grosso calibro. Tuttavia, in emergenza urgenza, vi sono situazioni in cui il paziente non dispone di un patrimonio venoso tale da consentire il posizionamento di un agocannula in tempi brevissimi (meno di 90 secondi).
Ciò è molto comune durante lo shock, in questi casi, una strategia che si è rivelata un vero e proprio salva vita è l’accesso intraosseo. Attraverso la via intraossea è possibile somministrare qualunque tipo di farmaco e fluido compresi sangue e plasma, ed è possibile eseguire prelievi ematici.
Le dosi di farmaco che possono essere somministrate attraverso l’accesso intraosseo si equivalgono a quelle per via endovenosa; è necessario, in ogni caso, eseguire, dopo l’infusione di ogni farmaco, un bolo di 5 ml di soluzione fisiologica.
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