Fonte: ilcentro.gelocal.it
Dalla mezzanotte alla prima mattinata di oggi l’Ingv ha registrato più di 105 scosse lungo tutto l’arco appenninico, da Capitignano ad Arezzo. Riprendono le verifiche sugli edifici. In Abruzzo danni segnalati in 106 Comuni: 346 le chiese danneggiate e 265 le scuole, di cui 180 solo nel Teramano
L’AQUILA. La terra torna a tremare e a fare paura anche oggi. Oltre 105 scosse di terremoto (di magnitudo non inferiore a 2) sono state registrate dalla mezzanotte fino alla prima mattinata di oggi tra Marche, Umbria e Lazio.
Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la più forte è stata all’1:35 con magnitudo 4.8 ed epicentro a Pieve Torina, nel Maceratese, una scossa avvertita molto bene anche dalle popolazioni teramane ed aquilane. Alle 3:38 la terra ha tremato con magnitudo 3.2 ed epicentro a Ussita (Macerata). Non si segnalano al momento nuovi crolli, ma verifiche più approfondite verranno eseguite in mattinata. Tre scosse di magnitudo 2.8, 2.7 e 2.4 sono state registrate poco dopo le 5:20 anche vicino ad Arezzo; due di magnitudo 2.5 e 2.3 verso le 6:15 a Capitignano, in provincia dell’Aquila; una di magnitudo 2 poco dopo la mezzanotte a Castelfiorentino, in provincia di Firenze.
La situazione in Abruzzo. L’attuale quadro aggregato delle segnalazioni (a 24 ore dal sisma del 30 ottobre scorso tra Norcia e Preci) che provengono dalle istituzioni territoriali abruzzesi parla di 3382 persone oggetto di assistenza, accoglienza, mobilitazione sul territorio regionale dell’Abruzzo. A fornire il quadro il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso. In particolare: – 520 persone sono in aree di accoglienza-tende-tensostrutture; – 2184 presso Palazzetti dello Sport, Sale Polivalenti, altre strutture pubbliche; – 40 presso MaP; – 53 presso strutture private; – 38 presso autonoma sistemazione; – 128 in strutture ricettive o alberghiere; – 419 altro. «Abbiamo rilevato particolarmente colpiti i Comuni del Teramano e i Comuni più a Nord della provincia Aquilana e registrato segnalazioni di danni anche nelle altre province. Numerose ordinanze di inagibilità per gli edifici di culto», afferma D’Alfonso. I Comuni che allo stato sono oggetto di segnalazioni di crolli, danni e lesioni risultano:
PROVINCIA DI TERAMO: Ancarano, Arsita, Atri, Basciano, Bellante, Bisenti, Campli, Canzano, Castellalto, Castelli, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cellino, Cermignano, Civitella del Tronto, Colledara, Colonnella, Corropoli, Cortino, Crognaleto, Isola del Gran Sasso, Martinsicuro, Montefino, Montorio al Vomano, Morro d’Oro, Nereto, Notaresco, Teramo, Torricella Sicura, Penna Sant’Andrea, Pietracamela, Pineto, Rocca Santa Maria, Roseto, Sant’Omero, Sant’Egidio alla Vibrata, Tossicia, Torano Nuovo, Valle Castellana.
PROVINCIA DE L’AQUILA: Campotosto, Capitignano, L’Aquila, Montereale, Ofena, Sulmona.
PROVINCIA DI PESCARA: Pescara, Città Sant’Angelo, Civitaquana, Carpineto della Nora, Cugnoli, Torre de’ Passeri, Castiglione a Casauria, Moscufo, Farindola, Catignano.
PROVINCIA DI CHIETI: Chieti, Bucchianico, Vacri.
Ma, oltre ai crolli, sono ben 106 i Comuni abruzzesi che hanno denunciato, ad oggi, danni al Centro operativo regionale, a seguito del sisma del 30 ottobre scorso, per un totale di 12mila segnalazioni, il 60% delle quali registrati nella provincia di Teramo. La stima però è destinata a salire. Gli edifici di culto danneggiati sono stati 346, le scuole 265 (180 nel teramano). È quanto emerso nel corso di una riunione operativa convocata dal presidente della giunta regionale, Luciano D’Alfonso, alla quale hanno partecipato assessori e capi dipartimento della Regione. “Il nostro obiettivo – ha spiegato il presidente Luciano D’Alfonso – è costruire un cronoprogramma lineare e fornire, in tempi brevi, una fotografia reale dei danni subiti dal patrimonio edilizio pubblico e privato, in particolare scuole, ospedali, edifici di culto e case popolari. Per fare ciò, potenzieremo il dipartimento regionale lavori pubblici con altro personale, allestiremo un ufficio ad hoc per la ricostruzione e attiveremo immediatamente convenzioni con i Comuni. La riunione di oggi – ha aggiunto D’Alfonso – è stata fondamentale anche per mettere in rete i vari dipartimenti regionali che dovranno seguire un percorso comune per monitorare il patrimonio edilizio danneggiato e per attivare immediatamente la ricostruzione”.